martedì 15 maggio 2012

ROAST-BEEF AL FORNO

Un arrosto. Niente di più di un generico arrosto al forno utilizzando un pezzo di roast-beef:  non ditemi come lo fanno gli inglesi.
  



Poche le regole: tre, ma indefettibili. Due dettate dai grandi cuochi: per tutti il sommo Gualtiero Marchesi che dalle pagine del suo meraviglioso “Oltre il fornello” (non vi dico quali pagine, così ve lo leggete tutto) ammonisce:

1) l’arrosto non si nutre se non di grasso (per intenderci: non va mai bagnato con liquidi acquosi);

2) dopo la cottura e prima del taglio l’arrosto deve assolutamente riposare per almeno mezz’ora.

3) La terza regola è tutta mia: riguarda il tempo di cottura e fa piazza pulita di tutte le prescrizioni sommarie che si leggono qua e là e che vanno da venti a quaranta minuti al chilo. Il tempo di cottura non può essere in funzione del peso: si immagini semplicemente un pezzo da un chilo, di forma all’incirca cilindrica, lungo 13 centimetri, e un altro pezzo, dello stesso diametro, lungo il doppio e perciò pesante il doppio: ebbene, il secondo mica cuocerà nel doppio del tempo del primo, no? Cuocerà esattamente nello stesso tempo! Sicché, per determinare il giusto tempo di cottura, bisogna avere riguardo al diametro del pezzo e non al suo peso. Per questo rapporto diametro/tempo possono essere assunti i seguenti valori (con quel tanto di inevitabile approssimazione), con temperatura costante a 180°C, compreso, nel tempo, un periodo iniziale di pochi minuti di rosolatura a temperatura più alta: 35’ per 10 cm di diametro; 45’ per 12; 25’ per 8.


Ingredienti e dosi per 4-6 porzioni

-      un pezzo di roast-beef di forma regolare, già mondato del grasso e del tessuto connettivo; del diametro di 9-10 cm e di circa un chilo;

-      80 grammi di olio e.v.o.;

-      un letto di erbe aromatiche (salvia, rosmarino, timo);

-      5 grammi di sale.


Procedimento

1)    Accendete il forno a 200°.
 
2)    Legate il roast-beef con spago da cucina: per i circa 12 centimetri di lunghezza del nostro pezzo di circa un chilo, darete cinque o sei giri.

3)    Preparate la teglia o la pirofila in cui il roast-beef cuocerà in forno: dovrà contenerlo con una certa abbondanza (ma non di più) e avere un bordo non troppo alto.  Tenete a disposizione, lavati e asciugati, due o tre rametti di rosmarino e altrettanti di salvia e di timo.
 
4)    Ungete il pezzo con l’olio e salatelo col sale della dose oppure con un peso doppio di uno di quei preparati a base di erbe e sale (un perfezionista vi direbbe di salare a metà cottura, ma qui il tempo di cottura è abbastanza breve da poter salare subito e non pensarci più). Versate il resto dell’olio sul fondo del recipiente di cottura.

5)    Appoggiate sul fondo del recipiente di cottura il misto di erbe aromatiche, e sopra queste il roast-beef. Infornate a 200°C e regolate il timer a 35 minuti. Dopo 5 minuti portate il termostato a 180°C.  

6)    Allo scadere del tempo, ritirate il pezzo dal forno, copritelo con carta stagnola (senza sigillare), e tenetelo in ambiente riparato per circa mezz’ora. Non mettetelo nel forno spento, perché continuerebbe a cuocere: se volete tenerlo in un posto tiepido, badate che sia davvero tiepido e non caldo.

7)    Mettete a scaldare, nel forno spento, il tagliere sul quale affetterete l’arrosto e il piatto ove intendete riporne le fette.



8)    Al momento di servire, affettate il roast-beef a fette sottili, usando un coltello lungo e affilatissimo. Durante l’operazione di taglio, cercate di non separare le fette l’una dall’altra, ad evitare che si raffreddino. Alla fine, raccogliete tutte le fette insieme, con una paletta; adagiatele sul piatto caldo, adesso sì, allargandole un po’, e irroratele col fondo di cottura. Non fate aspettare, salvo mettere il piatto nel forno, ma solo a condizione che si tratti di pochi minuti e che il calore sia davvero moderato.



Il giorno dopo

Eccellente freddo, a fette sottili, condito con olio e limone.






2 commenti:

  1. ma nessun passaggio in padella sul fuoco, prima di infornare? nessun liquido/sughetto?

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    1. Non riesco a pubblicare questa benedetta risposta: ci provo per la terza volta.
      Dunque: la rosolatura preliminare sul fornello si può fare, ma è un passaggio in più che può essere benissimo sostituito da una temperatura iniziale del forno un po' più alta. Invece, per quanto riguarda il "sughetto" valga la prima delle tre regole elencate in apertura del post.

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