venerdì 7 settembre 2012

BRANZINO LESSATO




Perché lessato? Perché quando il branzino è fresco e profuma di mare, una cottura gentile come quella della lessatura gli lascia tutta la delicatezza e la fragranza. E oggi Rita, la bella caporeparto della pescheria Coop di Sesto San Giovanni, ha confermato le sue doti di competenza e professionalità consigliandomi questo branzino selvaggio che sembrava essere stato appena pescato. Dunque, lesso!

Ingredienti e dosi per 3-4 porzioni

-   Un branzino di circa un chilo (peso lordo);

-   un paio di litri di brodo vegetale (due o tre carote e altrettante coste di sedano bollite per un’oretta);

-   un litro di vino bianco economico;

-   due cucchiaini di sale fino.
 

Attrezzatura

-   Una pesciera.

 

Procedimento

1) Sciacquate sotto il rubinetto il vostro pesce che il pescivendolo avrà già avuto cura di eviscerare e squamare, e immergetelo nel liquido di cottura (brodo vegetale, vino e sale) freddo.

 

2) Incoperchiate la pesciera, mettetela al fuoco e portate a bollore: dovrebbero occorrere fra i dieci e i dodici minuti. Al bollore spegnete il fuoco e lasciate tutto lì, coperto, per altri quindici minuti.

3) Sollevate il pesce dall’acqua mediante l’apposito supporto forato e fatelo scivolare su un adeguato piatto.
 

4) Con paletta e coltello o cucchiaio mondate il pesce di pelle e testa; poi apritelo a libro e liberatelo dalla lisca centrale. Toglietegli anche tutte le lunghe spine che lo percorrono trasversalmente nella zona superiore.
 
 
 
 

 



5) Servitelo così, con semplicità, condito con olio e limone.
 

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