venerdì 8 giugno 2012

TARALLI BOLLITI


Economici, poco impegnativi nella fattura, anzi, divertenti, vengono come quelli che si comprano, però decisamente più buoni.


Ingredienti e dosi per circa tre etti di taralli e teglia da cm 25x36


Farina 0 g 250 (si può usare anche la 00, ma vengono meno friabili);

olio e.v.o.: g 62;

vino bianco secco di qualità media: g 85;

sale: g 5;

semi di finocchio: g 3.

Procedimento

1)    Mettete in una terrina tutti gli ingredienti e impastateli con una mano: in un paio di minuti dovreste aver realizzato una palla; lavoratela un altro minuto e la pasta è pronta.






2)    Se vi piace, fate pure riposare la pasta, come consigliano in molti, ma non serve a niente: potete subito appiattirla allo spessore di un centimetro, usando un mattarello.




3)    Tagliate la pasta in strisce di circa un centimetro di larghezza; fate rotolare le strisce fra le mani, ricavandone delle “code” di 8 – 9 mm di diametro, e con queste costruite dei tarallucci  di circa 3 cm di diametro. Allineateli su un tagliere.



       Se non avete voglia di spianare la pasta, potete fare come dice la generalità delle ricette, e cioè staccate un frammento di pasta dalla massa e lavoratela direttamente fra le mani: ci metterete solo circa il doppio del tempo.


4)    Mettete al fuoco una pentola da 24 cm con quattro litri d’acqua e 30 grammi di sale. Al bollore calatevi una metà dei taralli e raccoglieteli con il ragno quando vengono a galla; lasciateli scolare 10 secondi in un colapasta e quindi distribuiteli nella teglia foderata di carta-forno. Inutile distanziarli: in cottura non aumentano di volume. Idem con l’altra metà dei taralli. Cuocete in forno già caldo a 180°C per 32-34 minuti. (Si potrebbero anche cuocere direttamente in forno senza bollirli, ma non sarebbero più “taralli bolliti”, e soprattutto verrebbero di consistenza sabbiosa).






Si conservano bene per diversi giorni (se li tenete nascosti) in un sacchetto di carta.

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