mercoledì 28 novembre 2012

CIPOLLOTTI FRITTI

Il “tempura” è un piatto della cucina giapponese consistente in un misto di verdure, molluschi e crostacei separatamente impastellati e fritti. E' affascinante anche per l’inusualità delle verdure che vi vengono impiegate come ad esempio le cipolle a rondelle.

Di tutt’altra origine geografica sono gli “sciatt” valtellinesi: pezzi di formaggio anch’essi impastellati e fritti ma con l’impiego, nella pastella, di farina di grano saraceno. Questa farina conferisce alla pastella una struttura più solida e una tendenza ad assumere in frittura quella tipica forma sferica con una propaggine a mo’ di coda che ha valso agli sciatt il loro nome, cioè rospi nel dialetto valtellinese, rospi nel senso di girini.

Dall’incontro di questi due piatti così lontani fra loro nasce la mia ricetta dei cipollotti fritti: un contorno stuzzicante e insolito, e di limitato impegno.
 
 
 
Ingredienti e dosi per 3-4 porzioni di contorno

- Cipollotti rossi ovali: tanti da ricavarne una trentina di rondelle dalla parte centrale, ovvero tutte più o meno dello stesso diametro di cm 2-2½ e di un cm di spessore;

- pastella fatta con:

- farina di grano saraceno: g 140;
- farina bianca (tipo 0 o 00): g 70;
- acqua minerale gasata e fredda: g 262;
- sale: g 4;
- olio di semi per frittura: circa 6 decilitri.



Attrezzatura
- Una casseruola da 22 cm;
- un termometro per grassi (facoltativo raccomandato).

Procedimento
1) Mescolate con cura (due minuti) tutti gli ingredienti della pastella e mettetela a riposare in frigorifero per un’ora o più, a piacere.

2) Lavate e spuntate i cipollotti e liberateli dal primo giro di foglie. Quindi affettateli: la parte iniziale e quella finale, troppo sottili per fornire rondelle di misura adeguata, affettatele finemente e mescolatele all’insalata; dalla parte centrale ricavate rondelle dello spessore di un centimetro.
 

3) Da un quarto d’ora a mezz’ora prima di andare a tavola date un’ultima mescolata alla pastella; immergetevi i tranci di cipollotto; levateli uno alla volta con due forchette e tuffateli nell’olio intorno ai 170°C (VEDI  SCIATT VALTELLINESI). Friggeteli per un paio di minuti.

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