mercoledì 23 gennaio 2013

CARCIOFI ALLA GRECA



Sì: di nuovo carciofi. E altri ancora ne seguiranno a breve: è la loro stagione. Non so se in Grecia li cucinino proprio così, ma così venivano nominati e descritti in una prestigiosa rivista di cucina del 1977. E quella ricetta vi propongo ora, immutata dopo 35 anni di applicazione, salvo le immancabili, innocenti variazioni dovute al mio capriccio.

Ingredienti e dosi per 5-6 porzioni (antipasto o contorno)

8 carciofi spinosi o no;
1 litro d’acqua;
120 grammi di olio e.v.o.;
il succo di un limone (oltre a quello che serve per l’acqua acidulata);
un cucchiaio di grani di pepe;
un rametto di timo,
due o tre gambi di prezzemolo,
un gambo di sedano a pezzi,
un frammento di foglia di alloro,
le barbine di due o tre finocchi;
20 grammi di sale.

 
Procedimento
1) Preparate i carciofi come descritto al post dei carciofi in tegame, ma prima di porli nell’acqua acidulata, tagliateli in quattro anziché in due.
2) Mettete al fuoco la marinata composta da tutti gli altri ingredienti e fatela sobbollire per circa cinque minuti.
3) Estraete i carciofi dall’acqua acidulata e versateli nella marinata in ebollizione. Lasciateli in sobbollimento per 10-12 minuti o fin quando non siano cedevoli alle punte di una forchetta. Evitate di cuocerli troppo: dodici minuti dovrebbe essere un tempo massimo.
4) Scolate i carciofi dalla marinata e fateli raffreddare da qualche parte; fate intiepidire o raffreddare anche la marinata.
5) Riponete i carciofi in una terrina e ricopriteli con la marinata filtrata.
6) Coprite con pellicola e tenete in frigorifero: si consumano freddi e si conservano diversi giorni.

 



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